Enrico Bracesco
Nato il 10 aprile 1910 a monza, lavorava come capo attrezzista nella sezione V
della Breda alla costruzione di aerei e materiale bellico durante il giorno
mentre la notte collaborava attivamente con i gruppi partigiani della Brianza.
E’ stato uno degli organizzatori dei primi scioperi del marzo 1943 e per questo
venne processato e condannato a un anno con la condizionale. Nella notte del
4 novembre 143 trasportò armi e materiale destinato ai partigiani e dopo la
consegna riuscita venne intercettato dalla polizia fascista. Durante la fuga il suo
mezzo di capovolse tranciandogli una gamba. Venne arrestato e condotto in
spedale. Appena fuori pericolo fuggì, si nascose preso parenti ma, in seguito a
una delazione, venne nuovamente arrestato. Venne incarcerato e subì terribili
interrogatori. Dal Binario 21 della Stazione di Centrale di Milano fu trasferito al
campo di Fossoli; da lì, dopo tre mesi, venne mandato al campo di Bolzano e,
infine il 7 agosto venne deportato a Mauthausen su un carro bestiame. Venne
assassinato il 15 dicembre 1944 nel terribile Castello di Hartheim, centro di
sperimentazione medica nazista legata al folle progetto Aktion T4.