Alessandro Colombo
Nato il 17/12/1875 a Pitigliano (Grosseto), residente in Via Como 15 (oggi via Prina) a Monza.
Di famiglia ebraica, il 20/02/1939 fu costretto a presentare, insieme alla moglie Ilda Zamorani, la denuncia di appartenenza alla razza ebraica al Municipio di Monza, in aderenza alle leggi per la difesa della razza.
Dopo l’8 settembre 1943 si trasferì a Milano per non essere riconosciuto nella grande città, ma ebbe la malaugurata idea di ritornare a Monza per recuperare le fotografie dei nipoti; fu notato da un vicino di casa, delatore; denunciato e arrestato.
Fu trasferito prima nelle carceri di Monza e dopo a San Vittore.
Con la moglie che si fece arrestare per condividere la sorte del marito fu caricato sul convoglio per Auschwitz il 6 dicembre 1943.
Entrambe i coniugi, arrivati l’11 dicembre nel lager nazista, furono tradotti direttamente nelle camere a gas.
Ilda Zamorani
Nata il 12 marzo 1880 a Ferrara, moglie di Alessandro Colombo.
Quando apprese che il marito era stato fermato, si consegnò spontaneamente a San Vittore poiché non volle accettare di lasciare solo il marito: un atto d’amore assoluto.
Partì con lui sullo stesso convoglio dal Binario 21 della Stazione Centrale di Milano il 6 dicembre 1943.
Fece la stessa fine del marito nelle camere a gas, quando arrivarono l’11 dicembre ad Auschwitz.