Oggi Binario 7. In questo edificio si insediò, subito dopo l'8 settembre 43, il Comando delle SS con a capo il criminale di guerra Siegfried Werning che, subito dopo il 25 aprile 1945, farà perdere le proprie tracce.
Werning si avvale della collaborazione di molti fascisti della RSI e i suoi agenti sono attivissimi a Milano.
Dei quindici partigiani trucidati a Milano in P .le Loreto il 10 agosto 1944, ben sei erano stati arrestati a Milano nella prima quindicina di luglio dagli agenti di Werning, qui torturati, rinchiusi nel carcere di Via Mentana e successivamente trasferiti nel carcere di San Vittore a Milano: Eraldo Soncini, Salvatore Principato, Giulio Casiraghi, Domenico Fiorani, Renzo Del Riccio, Umberto Fogagnolo.
Qui venne frustata e bastonata Onorina Brambilla Pesce "Sandra", partigiana dei Gap milanesi, dopo il suo arresto a Milano del 12 settembre 1944.
In seguito venne rinchiusa per due mesi in isolamento nel carcere di Monza e poi deportata nel campo di concentramento di Bolzano.
Qui venne portata Jenide Russo, partigiana milanese arrestata a Milano il 18 febbraio 1944. Durante l'interrogatorio fu bastonata e le ruppero una mascella.
Successivamente venne trasferita nel carcere di Monza, poi a San Vittore.
Venne poi deportata prima a Ravensbruck e poi a Bergen Belsen dove morì il 30 aprile 1945.
Vi trovò la morte il 17 dicembre 1944, dopo indicibili torture, Salvatrice Benincasa "Mara" aderente alle Brigate Matteotti, di vent'anni, gettata poi senza documenti a pochi passi dall'edificio, sul ponte sul Lambro dove una targa la ricorda.
Nessuno dei suoi assassini pagò per l'orrendo delitto.