PER NON DIMENTICARE - I LUOGHI:
EX CASA DEL FASCIO
Via Gambacorti Passerini 5

Casa del Fascio poi diventata Caserma delle Brigate Nere (oggi Agenzia delle Entrate).
Nel sotterraneo era stata allestita una vera propria camera di tortura, queste le testimonianze riportate da Elisa Pezzotta e Angela Ronchi il 26 aprile 1945: <"Ricordo l'orrore provato nel vedere il luogo di tortura e di morte che i fascisti avevano organizzato in piazza Trento e Trieste, il sangue frettolosamente asciugato con della segatura e l'enorme stufa dove erano stati bruciati gli indumenti ed i resti dei partigiani che avevano avuto il tremendo destino di essere presi e portati sin lì".
"Impressionanti i sotterranei: una parete è tempestata di colpi, la camera di tortura con segatura imbrattata di sangue e odore di bruciaticcio grasso e freddo".
A capo di questi orrori Luigi Gatti, giustiziato dal CLN il 28 aprile 1945 nei pressi della Villa Reale.
Tra i partigiani che qui furono torturati Giuseppe Centemero di Arcore comandante della 104° Brigata Garibaldi "Diomede" e Alberto Paleari di Monza anch'egli della 104°.
Già moribondi per le sevizie subite, vennero uccisi con un colpo di pistola in Piazza Trento e Trieste e sui loro corpi fu posto il cartello "Fine della GAP".