«Nei momenti difficili e tormentosi della Resistenza, non curandosi
della propria persona, seppe essere vicino ai suoi parrocchiani,
difenderli contro tutti i soprusi e le ingiustizie».
Così si legge nella
motivazione della medaglia d’oro conferita dalla città di Sesto San
Giovanni.
Parole che ricordano il ruolo di primo piano avuto dal
parroco nel corso della lotta partigiana e nei giorni della Liberazione
all’interno della comunità sestese.
All’epoca della “marcia su Roma”
don Mapelli era parroco a Vedano al Lambro.
Qui aveva organizzato
la locale sezione di Azione cattolica, la cui attività dava
evidentemente fastidio ai fascisti, al punto che nel 1924 gli squadristi
devastarono il circolo giovanile, minacciando di morte lo stesso
curato.
Che tuttavia non si lasciò intimidire.