Nata a Catania il 5 gennaio 1924, si trasferì a Milano,
con la famiglia, nel 1939. Durante la guerra si avvicinò
al movimento di Liberazione, entrando in contatto con
aderenti alle Brigate Matteotti. Sorpresa mentre
eseguiva un incarico che le era stato affidato, fu
fermata e interrogata nei locali della GIL (ora Binario 7).
Rifiutò ogni forma di collaborazione con i fascisti;
venne perciò torturata e fucilata dalle SS e gettata sul
ponte sul Lambro di via Mentana il 17 dicembre 1944. Il
suo cadavere venne rinvenuto senza documenti nel
Cimitero Urbano di Monza il 18 dicembre 1944. Venne
inumata come «sconosciuta» e tale restò fino all’aprile
1945, quando la madre ne riconobbe il corpo.