Monza - Via Vittor Pisani 9

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Era uno studente della Facoltà di chimica all’Università di Milano (che gli ha dedicato una lapide).
Il padre era un generale di Cavalleria, la madre,monzese, una dama di compagnia della regina Elena.
Dopo l’8 settembre Tacoli lasciò il reggimento di artiglieria, dove prestava il servizio militare, rifiutò di aderire alla repubblica sociale e, con ìl fratello Federico, iniziò la sua vita partigiana, raggiungendo le prime “bande” che si andavano formando sui monti del Friuli.
Questi gruppi divennero in seguito le divisioni della “Osoppo-Friuli”.
Mancavano quasi totalmente di armi e Tacoli si impegnò in molte azioni pericolose di recupero di armamenti e trasporto nei luoghi stabiliti.
Partecipò a sabotaggi contro le ferrovie per bloccare il trasporto delle armi dei tedeschi nel tentativo di recuperarne una parte.
L’intenzione era di non dar tregua ai nemici.
Presto iniziarono perquisizioni e rastrellamenti da parte dei tedeschi e delle loro spie fasciste.
Alcuni giovani tornarono a casa pur mantenendo sempre i collegamenti tra loro.
Ferdinando continuò a recuperare armi, trasportandole, travestito da carrettiere, su carri trainati da buoi.
Il numero dei partigiani aumenta: la brigata Osoppo diventa una divisione di cinque brigate.
Azioni di sabotaggio e guerriglie continuano senza sosta.
In una di queste azioni Ferdinando, che ha il comando di una squadra, è ferito una prima volta al petto.
Ordina il ripiegamento della squadra e rimane da solo a fronteggiare i nemici: riesce a fermarli mentre i suoi compagni si mettono in salvo.
E’ nuovamente colpito alla testa e muore.

TACOLI FERDINANDO

Medaglia d’argento al valor militare



Via Vittor Pisani, 9 (all’interno della scuola FERDINANDO TACOLI)